Visori stereoscopici

2015

Mostra del calendario 2016
con le fotografie di Francesco Barasciutti
dal 13 dicembre 2015 al 16 gennaio 2016
dalle 17.00 alle 19.00 – chiuso il martedi – ingresso libero

LA FABBRICA DEL VEDERE

Cannaregio 3857 – Calle del Forno – 30121 Venezia
Cell. +39-347-4923009 Tel. +39-041-5231556

Stereovisore modello “Brewster” per positivi su vetro o carta, Gran Bretagna 1860 ca., legno 17 x 18 x 10 cm, con Stereographic Charts stampate David W. Welles fine del 1800. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Graphoscopio per positivi su carta formato gabinetto e stereoscopie, Francia ultimo quarto del 1800, ebano inciso  27 x 17 x 74 cm con stereoalbumina 17,5 x 8,5 cm Great Geyser Springs Edw.J.Muybridge. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Stereovisore modello “Brewster” per positivi su vetro o carta,  Gran Bretagna, 1860 ca, legno radica 19 x 12 x 9 cm con stereogramma in vetro colorato a mano. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Stereoscopio “THE PERFECSCOPE” H.C.White Co. per  positivi su carta 17,5 x 8,5 cm, USA 1895, alluminio 28 x 12,5 x 4,8 con strereogramma stampato colori. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Stereoscopio Ottica Fisica Fotografia Duroni E.C. Milano per  positivi su carta, Italia seconda metà del 1800, legno  28 x 14 x 8 cm con stereogramma albumina colorato per trasparenza. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Stereoscopio da tavolo per 24 positivi su vetro 13 x 6 cm “LE MULTIPHOTE”, (importato da Achille Berty Torino), Francia 1913 legno 15 x 12 x 17 cm. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Stereoscopio da tavolo per 50 positivi su vetro 17 x 8 cm  “DROGHERIA DE LA STRELA UDA” Argentina primi del 1900, legno 52 x 28 x 28 cm. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
“GLYPHOSCOPE” macchina fotografica e stereovisore per vetri 4,5 x 10,7 cm, Richard, Parigi, Francia 1909, metallo 12,5 x 17,8 x 6 cm, con negativo su vetro. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Stereovisore modello “VERASCOPE” per positivi su  vetro, Francia primi del 1900, legno 14 x 8,5 x 11 cm, con Autochrome Lumière 14 x 7 cm. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Stereovisore “STEREOPOCKET 3DILAN” type 101 Firenze, Italia 1976, plastica 12 x 6 x 4 cm, con caricatore per diapositive 1,7x1,1 cm. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
Stereovisore “PANORAMA” per 42 immagini, Italia fine anni 1950, plastica 21 x 12 x 10 cm, con rotolo stampato. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti
“VIEW-MASTER” modello E per dischi di 7 + 7 immagini, Sawyer’ s Europe Buxelles, Belgio 1955, bachelite 11 x 9 x 8 cm con disco di 14 fotografie su triacetato. 
Proprietà Archivio Carlo Montanaro. Photo © Francesco Barasciutti

 

Francesco Barasciutti si è fatto affascinare per la seconda volta dai materiali dell’Archivio Carlo Montanaro. Ed è nato così il Calendario 2016 de LA FABBRICA DEL VEDERE. Con i Visori Stereoscopici.

Perché quello che periodicamente viene pubblicizzato nei cinematografi come una novità, ovvero il cinema a rilievo detto anche 3D, è in realtà un’intuizione brevettata addirittura in epoca pre-fotografica, nel 1838. Con, inizialmente, dei disegni che simulavano il posizionamento di oggetti e architetture nello spazio. Una suggestione diventata divertimento e spettacolo con la successiva invenzione e diffusione della fotografia. Quasi infinite le variabili degli apparecchi di uso casalingo o comunitario (dai Luna Park alle… case di tolleranza…), destinati alla visione stereoscopica. Manufatti lignei artigianali arricchiti da coperture di radica o da sontuose decorazioni pittoriche. Che seguono poi l’adozione di nuovi materiali come l’alluminio, la bachelite, la plastica. Nella scansione dei dodici mesi le fotografie di Francesco Barasciutti documentano questa evoluzione, accostando ad ogni visore lo stereogramma che definisce, nel divenire della fotografia, il progresso raggiunto. Dal primitivo disegno, alle foto all’albumina ora semplicemente incollate sul cartone, ora dipinte a mano, ora traforate e pitturate posteriormente per creare l’effetto giorno-notte. Per arrivare alle trasparenze del vetro anche nella prima forma di colore naturale con le straordinarie Autochrome Lumière. E alla finale miniaturizzazione, con i dischetti rotanti da inserire nei Wiew-Master che hanno accompagnato la crescita di almeno tre generazioni in epoca pre-digitale. Sabato 12 dicembre dalle ore 17,30, e poi tutti i giorni dalle 17 alle 19 (chiusura il martedì e le feste comandate…), sarà possibile osservare le immagini originali, confrontarle con gli oggetti reali e, volendo, portarsi il tutto a casa con il Calendario 2016. Fino a metà gennaio, alle soglie del Carnevale quando, celebrando i mestieri, a LA FABBRICA DEL VEDERE, si parlerà, ovviamente, di ottica.

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